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Tradizioni e superstizioni nei matrimoni

Nel giorno del matrimonio ci sono tante piccole superstizioni. Molte di loro hanno spiegazioni legate alle tradizioni storiche o mitologiche. E’ considerato di pessimo auspicio per gli sposi far cadere le fedi in chiesa, se proprio dovessero accadere, meglio farle raccogliere da chi celebra la cerimonia.
Se le si dimenticano a casa, o le si perdono, meglio riconsiderare la propria determinazione alla scelta coniugale.

La sposa il giorno del matrimonio, deve avere con sé 5 cose: una cosa prestata, significato dell’affetto delle persone che le stanno vicino in quel momento di passaggio; una cosa regalata, che indica il bene che le vogliono le persone care; una cosa vecchia, simbolo del passato che non deve essere dimenticato in questo importante passaggio; una cosa nuova, che indica la nuova vita che si sta per iniziare e una cosa blu, colore che simboleggia la purezza.

Mai sposarsi di martedì e di venerdì perché Marte è il dio della guerra e il venerdì, secondo la tradizione, furono creati gli spiriti maligni. In certi Paesi del Nord Europa, invece, il venerdì è giorno preferito per i matrimoni, in quanto giorno di Venere, dea della bellezza, dell’armonia e dell’amore.

Il bouquet viene lanciato dalla sposa, a fine cerimonia, mentre dà le spalle alle invitate nubili. Chi lo afferra, riceverà una proposta di matrimonio e deve sposarsi entro l’anno. Nell’antichità, il bouquet era composto da fiori d’arancio che, oltre a significare fertilità e abbondanza, indicavano anche una richiesta di matrimonio.

Ogni religione del mondo ha la sua usanza durante il rito matrimoniale. La cerimonia secondo il rito ortodosso è divisa in due parti, fidanzamento ed incoronazione. Ogni gesto viene ripetuto per tre volte.
I futuri sposi sono benedetti per tre volte dal sacerdote all’ingresso della chiesa, e dopo aver consegnato loro dei ceri accesi, li accompagna all’altare porgendo loro gli anelli, d’oro per lui argento per lei.
Dopo aver disegnato tre croci sulla fronte di ognuno gli anelli vengono scambiati per tre volte tra i due sposi. L’incoronazione si svolge vicino a un piccolo altare dove ci sono una coppa di vino e due corone, le quali saranno posate sulle teste degli sposi. I due novelli sposi ballano una danza rituale a mani legate da un fiocco, che simboleggia l’unione. Al termine di questo rito il sacerdote toglie la corona prima allo sposo e poi alla sposa invitandoli a baciarsi. Il rito matrimoniale ortodosso non è riconosciuto dallo stato italiano, il riconoscimento avviene solo per le nozze civili tra appartenenti a questo culto.

Durante la cerimonia del rito mussulmano è previsto che la donna, la notte della festa nuziale, raggiunga la casa dello sposo dove consumerà assieme a lui latte e datteri.
La sposa deve indossare l’abito nuziale dove il rosso è il colore dominante oltre al possesso di gioielli di oro massiccio e i tatuaggi all’henne su mani e piedi.

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