Vi siete mai chiesti come mai l’abito da sposa sia bianco?
Sicuramente, siamo abituati a pensare che, la scelta del colore bianco per l’abito nuziale sia dovuta al fatto che, questo colore rappresenta la purezza e la verginità della donna che lo indossa. Ma non è così.
La prima sposa a indossare l’abito nuziale bianco, è stata Maria Stuarda nel 1558, che in occasione delle sue nozze decise di indossare un abito più chiaro rispetto a quelli che si utilizzavano prima, come nel Medioevo in cui venivano indossati abiti da sposa impreziositi, in modo da rappresentare al meglio la propria famiglia, o colori neutri come il grigio e il marrone che venivano indossati dalle spose delle classi sociali più povere.
Infatti, le spose delle classi più povere, nel giorno del loro matrimonio indossavano semplicemente abiti in buono stato o nuovi che sarebbero diventati, quindi, un abito da nozze. Invece, le classi sociali più ricche, sceglievano tessuti maggiormente pregiati, tuttavia, il vestito scelto da entrambe le classi, veniva successivamente riutilizzato, in quanto veniva visto come un abito elegante e sfarzoso. All’epoca gli abiti di colore bianco, venivano indossati a corte da donne di una certa classe sociale, che non dovevano fare alcun tipo di lavoro, e quindi, che avevano la possibilità di non sporcare i propri abiti.
Nell’Antica Roma il matrimonio era visto come una specie di promozione sociale, dunque, i matrimoni erano combinati dai genitori degli sposi ancora bambini, per potersi assicurare saldi legami economici da entrambi gli sposi. Nell’Antica Roma, l’abito da sposa era una tunica bianca, che veniva consegnata alla sposa, chiusa a nodo d’Ercole, che veniva sciolto solamente dallo sposo.
Nel decimo e undicesimo secolo, la sposa indossava l’abito più bello e sfarzoso che la famiglia si poteva permettere. Di solito, le tinte che venivano utilizzate erano più calde o più vivaci, e questo vestito era destinato a diventare il capo più prezioso ed elegante della donna, che poteva indossare durante altre occasioni mondane.
L’abito da sposa documentato di quel tempo, è quello di Filippa d’Inghilterra che, nel 1406 in occasione delle nozze con Erik di Danimarca, indossò una tunica e un mantello di seta bianca bordata con pelliccia di vaio e d’ermellino. Lo strascico, invece appartiene al XVI secolo, e in base alla sua sfarzosità, era possibile desumere l’appartenenza di classe sociale della sposa. Nell’XVII secolo, la sposa indossava l’abito più bello in occasione del suo matrimonio. Nell’XVIII secolo, le spose indossavano abiti nuziali dai motivi floreali di raso o di seta. Invece, nell’XIX secolo, è nato l’abito da sposa bianco, considerato simbolo di purezza. Tuttavia, la moda dell’abito da sposa di colore bianco, è stata lanciata dalla regina Vittoria, che nel 1840 in occasione della celebrazione delle sue nozze con Alberto di Sassonia, ha deciso di indossare un abito bianco.
Certamente, la regina Vittoria non fu la prima sposa a indossare un abito nuziale di colore bianco, ma grazie a lei questo colore diventò più popolare. L’abito da sposa della regina Vittoria, fu disegnato da William Dyce e confezionato da Mary Bettans. L’abito fu interamente realizzato in Inghilterra e con tessuti britannici. La seta del suo abito da sposa, proveniva da Spitafields a Londra, invece la sopra gonna realizzata completamente in pizzo Honiton e lavorata da più di 200 impiegati per ben otto mesi, fu acquistata da una fabbrica nel Devonshire. Oltre ciò, la regina scelse un lungo velo e una coroncina realizzata con fiori d’arancio.
Ma per quale motivo la regina scelse il colore bianco per il suo abito da sposa?
Semplice, perché era l’unico colore che faceva risaltare al meglio il pizzo.