Il giorno del matrimonio, si sa, tutte le attenzioni sono poste sulla sposa, questo però non significa che lo sposo possa vestire come più desidera, anzi, solitamente il dress code maschile è meno soggetto alle mode e più soggetto a regole.
Il più classico degli abiti è quello scuro a due o tre pezzi (con gilet), dona sempre molta eleganza e ha il vantaggio che potrà essere utilizzato anche per altre occasioni dopo il matrimonio. Di molta eleganza è anche il vestito bianco, più impegnativo da portare, non è adatto a tutti, ed è esclusivamente per cerimonie diurne.
Argomento a parte la giacca. Rigorosamente senza spacchi e monopetto. Importanti le tasche, dovranno essere a bustina. Per quanto riguarda i pantaloni, non dovranno assolutamente avere il risvolto.
A seconda della stagione scelta per il matrimonio, poi, cambieranno i tessuti; lana per l’inverno e seta per l’estate i principali. Da evitare in qualsiasi caso il lino, in quanto a fine cerimonia con molta probabilità risulterà spiegazzato.
Il vestito dello sposo va, ovviamente, abbinato anche a quello della sposa. L’opzione più elegante è il tight. Abbinato ad un vestito da sposa lungo e con un generoso strascico, il tight va indossato esclusivamente in cerimonie diurne, in quanto secondo l’etichetta non bisogna indossarlo oltre le 18. È composto da tre pezzi: giacca, corpetto e pantaloni. La giacca prevede un solo bottone, e due lunghe code posteriori. Spesso questo completo è accessoriato con cappello a cilindro e guanti.
Meno formale invece il mezzo tight, ma altrettanto elegante, si distingue da quello completo per l’assenza degli accessori (guanti e cilindro) e la giacca senza code.
Per chi sceglie il tight o mezzo tight, infine, è bene ricordare che l’unica camicia che si può indossare è quella bianca, per chi indossa altri completi invece può variare e scegliere anche qualche colore più audace che si intoni bene con il vestito scelto.
Fonte foto: milenkapuntel.it