Con l’organizzazione del matrimonio arriva anche la scelta dei testimoni di nozze. Figure imprescindibili per la validità del rito, i testimoni infatti, oltre ad avere un ruolo affettivo, hanno ruolo legale.
Ma quali sono i compiti del testimone? Possiamo generalmente suddividerli in due categorie: compiti istituzionali e compiti più informali.
Fra i compiti istituzionali di maggior rilievo vi è sicuramente quello di conservare le fedi fino alla loro consegna al sacerdote durante il rito e, ancora più importante, firmare l’atto di matrimonio. Il testimone infatti sarà garante della regolarità dello stesso.
Per quanto riguarda i compiti più informali i testimoni solitamente si fanno carico dell’organizzazione degli addii al nubilato e celibato, certamente uno dei compiti più ambiti, cercando di far divertire il più possibile i due sposi.
Spesso, quando gli sposi si accingono alla scelta dei testimoni, il pensiero va subito alle persone più care, parenti o amici.
Un’altra domanda che spesso affligge gli sposi quando si apprestano alla scelta è il numero di testimoni che ognuno di loro può portare.
La risposta, in questo caso è a discrezione del sacerdote. Il codice canonico infatti non prevede un limite massimo di testimoni, ma un limite minimo, posto ad almeno un testimone per parte.
Diverso invece è il codice civile, qui è infatti specificato che i testimoni devono necessariamente essere due, uno per parte, i quali dovranno firmare l’atto.
In conclusione, potrete scegliere quanti più testimoni desideriate (sempre a discrezione del parroco) ma al momento della firma solo due di loro dovranno apporre la propria.
Fonte foto: matrimonioideale.it