Una delle tradizioni più radicate nel rito del matrimonio è il lancio del riso. Una volta terminata la cerimonia, gli sposi, intenti ad uscire dalla chiesa o municipio di turno, verranno accolti da amici e paranti con il lancio di manciate di riso.
Ma da dove deriva questa tradizione? Due sono le ipotesi più accreditate.
La prima ha origini cinesi, una leggenda che vede protagonisti il popolo cinese e il Genio Buono. Racconta infatti di un grande periodo di carestia per la Cina, con il popolo in ginocchio per la fame. Finché il Genio non è venuto in loro soccorso, usando l’acqua di un fiume dove aveva perso i propri denti per irrigare i campi arsi dalla carestia, i denti stessi si sarebbero trasformati in semi, che a loro volta avrebbero generato migliaia di piante di riso, ponendo fine al periodo di miseria.
Da quel giorno in poi il riso diventa simbolo di fertilità e prosperità, proprio ciò che si vuole augurare agli sposi.
La seconda ipotesi, più incerta della precedente, ha luogo nell’antica Roma.
Qui infatti era usanza di lanciare agli sposi, a fine cerimonia, del grano. L’intento era sempre lo stesso: augurare alla coppia felicità e prosperità per gli anni futuri. Sembra poi che si sia passati al lancio del riso perché quest’ultimo era un cereale meno pregiato e più comune al tempo.
Queste sono le radici della tradizione che ancora oggi è ampiamente usata, anche se si è leggermente modificata. Per esempio oggi è molto utilizzato, al posto del classico bianco, il riso colorato,che garantisce un effetto più scenico alle foto e ai video.
O ancora, molto di moda è il lancio di petali colorati, come l’uso di bolle di sapone, qual’ora fosse vietato l’uso di petali o riso.
Fonte foto: lucaflagiello.com